Il termine “genius loci” (=genio del luogo) vuole indicare il patrimonio spirituale, culturale, umano che contiene un luogo particolare(casa, chiesa, scuola, piazza, cortile, giardino…) che è stato abitato da generazioni di famiglie o di comunità umane e che trasmette, ancora oggi, per chi visita quel luogo o vi abita, tutta la sua storia di spiritualità e umanità.
E’ una percezione piacevole dell’anima che si avverte quando si entra in contatto con questi luoghi, una sensazione di pace, di armonia, di riposo, di vera quiete; ci si sta bene.
Al di la della loro bellezza architettonica e della efficienza funzionale, le stanze, i muri, i soffitti, le scale, le finestre di questi luoghi trasmettono il “vissuto” umano che hanno accumulato nel tempo, come se parlassero alla nostra anima, per trasmettere il bene e l’amore, come eredità, a chi ha la sorte di abitare in quel luogo.
E chi vive in quella casa, oggi, sente il desiderio e il dovere di conservare il tesoro spirituale che racchiude e di coltivarlo per chi arriverà dopo, il quale, a sua volta, lo consegnerà alla generazione futura.
Monsignor G. Dallara